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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Stare sulla stessa barca? Alias…Contare tutti su una rete necessaria di risorse

“Migrazioni”. Da decenni al centro dei dibattiti politici. Eppure, negli ultimi tempi, le testate giornalistiche hanno puntato lo sguardo soltanto su Covid19, pandemia e vaccini…  Tuttavia, bisogna chiedersi cosa possa aver comportato il Virus per i migranti.  Come può essere “eluso”, trascurato un problema umanitario di tale portata? Il “Dossier Statistico Immigrazione” ( https://www.dossierimmigrazione.it/ ), sito che, attraverso il “Centro Studi e Ricerche IDOS ”, presenta e rende fruibile la propria produzione scientifica ed editoriale e il proprio impegno di informazione e comunicazione sulle migrazioni, ci dimostra che, dopo decenni, il numero di stranieri residenti in Italia è diminuito (siamo di fronte a circa 100 mila unitĂ  in meno rispetto al 2018), a fronte, invece, dell’esponenziale aumento di immigrati, che si è registrato nell’ultimo decennio. Peraltro, il declino del numero di stranieri residenti in Italia (2019) ha anticipato l’esplosione del Covid19. Que

Monaci trappisti: profitto oppure etica della tradizione?

 Siamo a Soligny-la-Trappe, un paesino di 748 abitanti della regione francese della Bassa Normandia. La data è il 14 luglio del 1664: quel giorno, il nobile Armand Jean Bouthillier de RancĂ© fondò un nuovo ordine, basato sul principio di ritorno alle origini, con regole monastiche molto rigide e da seguire con assoluta devozione. I “Cistercensi della stretta osservanza”, conosciuti comunemente oggi come Monaci Trappisti, avevano l’obbligo di bere solo acqua. Le norme restrittive dell’abate francese finirono per essere praticamente ignorate, tanto che, nel XVIII secolo,si diffuse la tradizione birraria dei monasteri europei e dei monaci trappisti, in particolare belgi. Tuttavia, attualmente, la birra trappista belga sta scomparendo, non solo perchĂ© siamo di fronte ad una crisi di vocazione, ma anche in considerazione della diminuzione dei monaci che vogliono proseguire la tradizione. PerchĂ©? La concorrenza è sicuramente spietata: i colossi internazionali di birre commercial

La forza dell’onestĂ  e del sapere

“L’Italia è una Repubblica democratica […]” (art. 1, Costituzione); infatti, i cittadini aventi  diritto di voto eleggono  direttamente chi dovrĂ  rappresentarli: così, i partiti, che si confrontano in Parlamento e trasformano le istanze dei cittadini in norme, sono centrali per il funzionamento del sistema democratico in cui viviamo.  Ma partiamo dalla definizione di quello che è (…dovrebbe essere) un partito politico: quando un’associazione tra persone che, muovendosi nell’ambito delle Istituzioni politiche ed avendo in comune la medesima finalitĂ , è rivolta all’ interesse pubblico e al bene comune , si può parlare di “partito”; la sua attivitĂ  si applica allo spazio della vita pubblica, sulla base di programmi e piani politici da realizzare, per soddisfare le aspettative del proprio “bacino” elettorale . L’azione dei partiti, che nel Parlamento esercitano potere legislativo (norme) si interseca con l’emanazione governativa dei decreti: quindi, i partiti hanno la respo

Siamo tutti sulla stessa barca

Il “passato prossimo” ha visto la nostra popolazione moltiplicarsi, in quanto un grande numero di immigrati è sbarcato sulle nostre coste.  Le condizioni dei migranti e le difficoltĂ  dei “Border States” sono state per lungo tempo insostenibili. Eppure, attualmente non ne parla nessuno. Neanche le Istituzioni!  Nel 2015, sono arrivati in Europa, via mare, 894mila migranti di cui 747mila sbarcati in Grecia, 144mila in Italia e circa tremila in Spagna: ci lascia senza parole, a tal proposito, la distanza quantitativa sul numero di sbarchi tra il 2014 e il 2015: le 220mila persone sbarcate in tutto nel 2014 sono, infatti, un dato che si commenta da sĂ©.  Indubbiamente, la terribile pandemia, che stiamo tuttora affrontando, ha provocato un forte crollo dei flussi migratori.                                                                              Vai all'articolo  

Sconfiggere il Virus e “scongelare” il fenomeno “migrazione”

Da un anno e piĂą, il Covid19 ha preso il sopravvento su tutto, catalizzando completamente l’attenzione dei media e dei Sistemi di Potere. Purtroppo, l’emergenza sanitaria, dovuta alla pandemia, non solo ha determinato che si tralasciassero fenomeni di altrettanta importanza, ma ha aggravato le condizioni di vita, giĂ  di per sĂ© difficili, delle popolazioni migranti. Essendo stati chiusi i confini tra marzo e aprile, molti Paesi europei si sono di fatto isolati, con il chiaro intento di frenare l’arrivo dei migranti che, come peraltro si credeva, sarebbero stati a loro volta tenuti a “distanza” dalla paura del contagio da Coronavirus.   Invece, il trend innescato dall’epidemia è stato esattamente contrario alle aspettative. In Italia, dal primo gennaio agli inizi di novembre 2020, gli arrivi sono stati circa 32mila, rispetto agli 11mila registrati nello stesso periodo dell’anno precedente ( www.ispionline.it ). Pur trattandosi di numeri straordinariamente inferiori ai cir

Gli Ultimi devono essere i primi

  La pandemia ci ha dimostrato che, in presenza di un problema come quello del rischio sanitario, gli altri fenomeni mondiali vengono trascurati. Non solo milioni di persone si sono ammalate… molte di esse, peraltro, hanno perso la vita, ma tanti stanno pagando conseguenze in termini di sofferenza personale (lutti, perdita del lavoro, povertĂ , destabilizzazione di piccole e grandi certezze). Gli Stati del mondo hanno dovuto concentrare i loro sforzi sulla pandemia, provvedendo a rendere efficienti le strutture sanitarie e attuando interventi volti ad arginare, con restrizioni parziali o totali, il diffondersi della pandemia. Quindi, in nome della tutela del la vita e della salute della popolazione, alcuni diritti fondamentali (autodeterminazione, esistenza dignitosa , libertĂ  di movimento, di assemblea e riunione, di professare la propria religione in forma associata, diritto alla privacy, diritto alla sicurezza sul lavoro, libertĂ  familiari, diritto ad un’adeguata istruzi

LIFESTRAW VS MERCIFICAZIONE DELL’ACQUA

L’acqua pulita è fondamentale per un’alimentazione corretta, per l’igiene personale, per la salute in generale. Un’alleanza euro-africana (2019) ha sviluppato un sistema di depurazione dell’acqua, che la priva di agenti inquinanti chimici e la disinfetta, eliminando i patogeni (www.europa.eu). L’obiettivo di “SafeWaterAfrica”, finanziato dall’UE, consisteva nel disinfettare l’acqua, per l’utilizzo domestico, nelle zone rurali dell’Africa, in modo che fosse accessibile, e per la produzione di acqua potabile. Questo è quanto spiegato da Lothar Schaefer, coordinatore di un progetto che ha visto la cooperazione di partner accademici e industriali (Germania, Spagna, Italia). Peraltro, la tecnologia, finalizzata alla depurazione dell’acqua, ha creato una rete che ha anche integrato sistemi provenienti dal Mozambico e dal Sudafrica. Purtroppo, i progetti, spesso, non sono sufficienti, tanto che c’è bisogno di strumenti da impiegare per le piĂą strette necessitĂ : pensiamo, in ques

DA “VIRI” CORAGGIOSI A “HOMINES” COMPLETI

 Il disagio giovanile non permette sempre di “percorrere le scale del futuro”. Nel 2007, il filosofo Umberto Galimberti, psicanalista,  accademico italiano, nonchĂ© giornalista de “La Repubblica”, pubblicò un saggio, “L’ospite Inquietante”. Il titolo rimandava proprio al nichilismo, un ospite che si aggirava, allora, e lo fa ancora oggi, tra i giovani, penetrando nei loro sentimenti, confondendo i loro pensieri, cancellando prospettive e orizzonti, fiaccando la loro anima, rendendo esangui le loro passioni. Il filosofo vedeva una veritĂ  e, in effetti, la profetizzava, perchĂ©, oggi, la condizione giovanile, richiamata con l’allusione nietzschiana (“ospite inquietante”), è ancora affetta da una sorta di “nichilismo attivo”, che andrebbe studiato, compreso e superato, attraverso l’ascolto e il dialogo. Non c’è bisogno di manuali specialistici o di luminari!                                                                                                Vai all'articolo

AstraZeneca agli over 60…perchĂ©?

 Una circolare del Ministero della Salute, guidato da Roberto Speranza, a seguito delle indicazioni dell’Ema (European Medicines Agency) e dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha inviato alle Regioni, alle Istituzioni e alle Associazioni il consenso a somministrare il vaccino AstraZeneca ai soggetti over 60. L’appoggio del “Comitato Tecnico Scientifico”, addetto al superamento dell’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del Coronavirus, ha dato attuazione alla menzionata circolare: in essa, si ribadisce che il vaccino è approvato per tutte le persone che hanno piĂą di 18 anni di etĂ , ma, in particolare, se ne raccomanda un “uso preferenziale” per chi ha un’etĂ  superiore a 60 anni, in quanto “il rischio di tipo tromboembolico è in questo caso piĂą basso” (www.repubblica.it). La notizia è confermata anche dal giornalista Marco Ludovico (www.ilsole24ore.com).                                                                                                             

Dalle famiglie mononucleari alle famiglie “single”

 Il Parco delle Sculture è un area all’interno del Parco di Oslo, dedicata all’esposizione permanente di sculture, bassorilievi e opere in ferro battuto dell’artista norvegese Gustav Vigeland (realizzate tra il 1939 e il 1949): tra queste, una, in particolare, è dedicata all’unitĂ  tra l’uomo e la donna, come pietra della feconditĂ  e dell’educazione.  In linea con questo principio, il 12 maggio del 2007, si celebrò a Roma, in Piazza San Giovanni in Laterano, il “Family Day”, una festa di popolo, della vitalitĂ  delle famiglie, che, però, fu intesa come una manifestazione di protesta indetta dai Cattolici conservatori contro i Dico, il primo progetto relativo alla legittimazione delle unioni civili che, tuttavia, si arenò presto.                                                                                                 Vai all'articolo

Bivii senza direzioni

Il clima sociale che si respira, oggi, nella famiglia è, purtroppo, quello dell’incertezza educativa: i ruoli genitoriali, spesso, sono inadeguati, in quanto, sempre meno, i genitori rappresentano dei punti di riferimento e riescono a dare direzioni di senso. Certo, questo problema riguarda una sorta di microcosmo! Ma, se ampliamo il campo di osservazione alla societĂ  tutta e ai rapporti umani, si riscontra una forte asimmetria. Infatti, è sempre piĂą difficile raggiungere gli obiettivi esistenziali, umani e sociali. Lo squilibrio della famiglia d’origine, quindi, potrebbe contribuire a privare i giovani della sicurezza di cui hanno bisogno per affermarsi. Proprio loro, infatti, non hanno sempre la forza di intraprendere e percorrere tutte le strade della vita per sentirsi completi: l’amore, lo studio, la carriera, il lavoro e la genitorialitĂ                                                                                      Vai all'articolo

Yemen, quando la guerra colpisce anche l’acqua

Lo Yemen è un Paese che è precipitato nell’abisso, a partire dal 2011, con la Primavera Araba, quando una rivolta ha costretto il presidente, Ali Abdullah Saleh, a cedere il potere al suo vice, Abdrabbuh Mansour Hadi. Da allora, la situazione è precipitata: oltre 18557 vittime civili, tra marzo 2015 e novembre 2020 (www.savethechildren.it). Infatti, l’80% della popolazione ha bisogno di aiuti umanitari. Peraltro, l’intervento dell’Arabia Saudita, insieme ad altri Stati, ha fatto sì che la rivolta diventasse conflitto ed entrasse a far parte di una serie di tensioni religiose e culturali, in Medio Oriente, tra sciiti e sunniti. Ma qual è il collegamento che troviamo tra la guerra e l’accesso all’acqua? La guerra ha determinato il 50% di erogazione di acqua in meno in quanto i bombardamenti, iniziati nel 2015, hanno colpito ben 8 impianti idrici.                                                                                                Vai all'articolo

Dalle sorgenti dell’Himalaya ai veleni industriali

Il Gange è una rappresentazione del Sacro per l’India: la sua sorgente è cristallina, ma la sua acqua è inquinata; siti industriali e milioni di fedeli, infatti, rappresentano la componente tossica del fiume! (https://www.repubblica.it/r2-fotorep/2017/07/18/news/l_india_piange_il_suo_fiume_sacro_gange_avvelenato_da_uomini_e_dei-171050223/) Lungo le rive del Gange, possono trovarsi, infatti, cumuli di rifiuti e le imbarcazioni che conducono i devoti del dio della prosperitĂ , Ganesh, a Varanasi contribuiscono a danneggiare la purezza dell’acqua. Eppure, il Gange incarna la compassione della madre verso i figli assetati.                                                                                                                                                                                                    Vai all'articolo  

SIAMO ANCORA IN GUERRA! LE ARMI? MASCHERINE, VACCINI E RIGORE

Nella storia, non è mai esistita una quarta ondata: se ricordiamo la Spagnola, essa si concluse definitivamente dopo la terza ondata ( https://www.ilsole24ore.com/art/1920-se-ne-va-virus-spagnola-e-arrivano-non-tutti-anni-ruggenti-ADdyN9).Sicuramente, facendo confronti tra i morti della Prima Guerra Mondiale e quelli della Spagnola, ci rendiamo conto che le cifre della pandemia furono incredibili: a New York, nel 1929, nel mese di gennaio, la terza ondata si scatenò a ridosso della seconda; quindi, il contagio si diffuse in altri Paesi, ad esempio a Parigi, e inizialmente, colpì, in particolare, i delegati che trattavano i negoziati di pace.                                                                                            Vai all'articolo

I VERI EROI DELLA GUERRA

L’universitĂ  di Pisa ( https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=93756) ha condotto una ricerca, che ha avuto una risonanza internazionale, riguardo ai livelli acuti di stress raggiunti dal personale sanitario: lo studio della ricerca, pubblicato sul “Journal of Environmental Research and Public Health”, ha utilizzato un questionario, somministrato on-line, e coinvolto 184 operatori sanitari, la cui provenienza è stata varia. L’indagine è stata condotta tra il 1 maggio ed il 15 giugno 2020. Cosa ha provocato questo grande stress? La vicinanza e il tempo trascorso con i pazienti, il dover fare da intermediari con le loro famiglie. Lo studio ha anche posto in risalto che il personale sanitario di sesso femminile ha mostrato effetti maggiori di stress, rispetto agli uomini.                                                                                     Vai all'articolo

NARRARE LA GUERRA AL COVID ATTRAVERSO I SUOI “SIMBOLI”

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La pandemia ha coinvolto la societĂ  in una guerra contro il Covid-19: i suoi simboli non sono state le armi e le munizioni, ma tutt’altro! Prima di tutto, il personale sanitario, che ha speso energie, ha impiegato impegno, ha posto attenzione e cura verso i malati. In secondo luogo, l’uomo, che ha cercato, in ogni maniera, di rispettare le misure imposte dal Governo, usando le mascherine, osservando le restrizioni, rinunciando alla sua libertĂ , sottoponendosi alle campagne vaccinali. Ecco le vaccinazioni…un problema controverso, sul quale, purtroppo, molto si è discusso: l’informazione, forse quella non sempre credibile, ha contribuito a disorientare l’individuo che, di fronte al rischio di una vaccinazione pericolosa per la sua salute, in alcuni casi, ha scelto di non vaccinarsi. Ma, per fare una guerra e vincerla, bisogna essere compatti, coesi! Bisogna credere che, solo uniti, i popoli del mondo potranno sconfiggere questo Mostro. Il video ha un’immagine del Coronavirus

Acqua: leader della vita e dell’economia

Il rapporto che intercorre tra l’uomo e l’acqua ha accompagnato l’evoluzione della storia dell’umanitĂ . Nell’etĂ  preistorica e protostorica, Madre Natura garantiva la sopravvivenza all’uomo attraverso l’acqua: essa, infatti, rappresentava, con i suoi “specchi”, la speranza di procacciare cibo e, addirittura, in alcuni casi, veniva celebrata per riti religiosi nei depositi delle grotte ( https://www.wateronline.info/2010/10/10/i-culti-delle-acque-nella-preistoria-e-nella-protostoria/ ). Quando le abitudini di vita cambiarono, in quanto l’uomo, da cacciatore-raccoglitore, diventò agricoltore-allevatore, egli capì che quest’elemento naturale non era solo indizio dell’eventuale presenza di cibo, ma anche una risorsa in grado di produrre “ricchezza”: l’irrigazione dei campi (nascita dell’agricoltura) e la domesticazione degli animali (allevamento) resero così disponibili maggiori beni alimentari.                                                                                   

I giovani e la genitorialitĂ . Dalla lungimiranza di Carlo Donat-Cattin alla “paralisi” della societĂ 

Secondo una campagna informativa lanciata dalla Fondazione Donat- Cattin alla SocietĂ  di sondaggi guidata da Antonio Noto (consulente per ricerche di mercato), l’aspettativa della maggior parte dei giovani italiani, tra i 18 ei 20 anni, è un futuro senza figli ( http://www.fondazionedonatcattin.it/?page_id=6416 ). Il 51% dei ragazzi intervistati, infatti, non ipotizza di assumersi la responsabilitĂ  della genitorialitĂ . Tra loro, il 31% immagina, a 40 anni, un rapporto di coppia senza figli, e il 20% prospetta davanti a sĂ© un futuro da single .  Sebbene l’etĂ  delle persone intervistate non corrisponda a quella in cui abitualmente si “mette su” famiglia, ciò che stupisce particolarmente è l’assenza di prospettiva, dovuta, principalmente, a motivi sociali (precariato; politiche per la famiglia inadeguate; crisi della relazione; timore di condizionamenti rispetto alle carriere professionali).                                                                                     

Dai numeri statistici alle previsioni, fino alla forte aspettativa dell’immunitĂ  di gregge

Gli italiani, in questo periodo che potremmo definire, ottimisticamente, “di transizione”, si improvvisano “profeti”, rispetto al futuro andamento dei contagi e, tra questi, molti sperano in una risoluzione definitiva della pandemia da Covid-19 .  Ma, forse, in prima istanza è necessario chiedersi quali siano stati gli “errori” commessi nella gestione e nel tentativo di contenere la diffusione del virus.  Veniamo, quindi, al nodo della questione. In primo luogo, consideriamo alcuni dei dati riguardanti la prima e la seconda ondata pandemica ( www.agi.it ). Cominciamo con il fissare “paletti” cronologici: la prima ondata è partita il 24 febbraio del 2020 e si è protratta fino all’11 giugno; la seconda è iniziata il 14 settembre, per concludersi nel dicembre 2020. Se poniamo a confronto l’andamento dei contagi da Covid-19 , la seconda ondata (2021) ha coinvolto un numero di italiani 8 volte superiore rispetto alla prima: nel corso della prima ondata, si sono infettate 236