DA “VIRI” CORAGGIOSI A “HOMINES” COMPLETI

 Il disagio giovanile non permette sempre di “percorrere le scale del futuro”. Nel 2007, il filosofo Umberto Galimberti, psicanalista,  accademico italiano, nonché giornalista de “La Repubblica”, pubblicò un saggio, “L’ospite Inquietante”. Il titolo rimandava proprio al nichilismo, un ospite che si aggirava, allora, e lo fa ancora oggi, tra i giovani, penetrando nei loro sentimenti, confondendo i loro pensieri, cancellando prospettive e orizzonti, fiaccando la loro anima, rendendo esangui le loro passioni. Il filosofo vedeva una verità e, in effetti, la profetizzava, perché, oggi, la condizione giovanile, richiamata con l’allusione nietzschiana (“ospite inquietante”), è ancora affetta da una sorta di “nichilismo attivo”, che andrebbe studiato, compreso e superato, attraverso l’ascolto e il dialogo. Non c’è bisogno di manuali specialistici o di luminari!  

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