Un codice rosso per stigmatizzare l'inciviltà

Il “Revenge Porn”, testualmente “vendetta pornografica”, si inquadra nell’ambito del più ampio fenomeno di “pornografia non consensuale” o Non Consensual Pornography (NCP), per descrivere un processo di violenza ed abuso perpetrato a danno della vittima, tramite diffusione di materiale a contenuto sessuale, senza che vi sia lo specifico consenso del soggetto coinvolto.
In effetti, al fine di identificare il reato, non è rilevante la “vendetta” in sé, quanto invece il mancato consenso: in questo caso, il “Revenge Porn” è considerato alla stregua di altri reati, quali la violazione della privacy, lo stalking, la molestia, la diffamazione e, in casi più gravi, l’istigazione al suicidio.

                                                                                                                  Vai all'articolo


Commenti

Post popolari in questo blog

I giovani ricordano la Shoah - Processo Simulato - classe 2 D

P. C. T. O - classe 5 G - Immagini

VIDEOCONFERENZA DEL 22 APRILE 2021 - ARCH. MAURIZIO PECE (MiC - Direzione Generale - Creatività contemporanea) - Classe I D