I limiti della libertà di espressione sui social

La libertà di espressione è un diritto riconosciuto da tutti gli ordinamenti democratici.
Nella nostra Costituzione, l’articolo 21 sancisce tale diritto, applicato ai singoli individui, così come ai mezzi di stampa, con un generale limite nella salvaguardia dell’onorabilità e della dignità della persona; di conseguenza, entrando nel campo dei social, messaggi, post, immagini, affermazioni, commenti, che vengano letti come offensivi o lesivi della reputazione di una terza parte, possono portare alla denuncia del loro autore.
Ingiuria, calunnia, diffamazione, vilipendio, istigazione a delinquere, bullismo, revenge porn sono fattispecie di reati che si realizzano, sempre più di frequente, nel web. Peraltro, se viene pubblicata un’affermazione lesiva, essa può configurarsi come diffamazione aggravata, perché visibile da un ampio gruppo di persone. Ma, il web non permette una cancellazione effettiva e definitiva della maggior parte dei contenuti condivisi, riducendo molto le possibilità di porre rimedio ai danni causati.


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